La stanchezza in questi ultimi giorni si fa sentire, ma non per questo rinunciamo a fare esperienze, visitare, aiutare e divertirci. Giovedì mattina abbiamo finito vari lavori iniziati nell’oratorio. Inoltre, aiutati dagli animatori del luogo, abbiamo ridipinto i campi di basket e hockei. Durante il pomeriggio abbiamo fatto visita all’ospedale pediatrico; siamo stati accolti con gentilezza dal primario il quale ci ha ringraziato per il materiale che abbiamo portato e ci ha fatto visitare parte dell’ospedale. E’ triste notare la carenza di medicinali e di attrezzature all’interno dell’ospedale. Questo ci gratifica e aumenta in noi l’impegno per continuare a portare il nostro aiuto attraverso la raccolta di medicinali. Nella serata abbiamo cenato con gli animatori e abbiamo improvvisato uno spettacolino basato sulla scherzosa messa in scena delle peculiarità caratteriali di ognuno di loro, oltre alle nostre e a quelle dei salesiani della comunità.

Questa mattina invece ci siamo alzati di buon ora per viaggiare alla volta della Transnistria. Tra la contemplazione del paesaggio e i frequenti sonnellini, dove erano concessi dalle condizioni della strada, siamo giunti alla frontiera. Dopo un’ora ci hanno permesso di entrare e abbiamo velocemente visitato Ribniza. Ci siamo poi recati a vedere la chiesa cattolica del paese accompagnati da Padre Taddeous il quale ci ha parlato del suo lavoro di esorcista e della difficoltà di evangelizzare in quel paese. Abbiamo concluso l’incontro con una preghiera e ci siamo poi diretti al monastero di Saharna, uscendo quindi dalla Trasnistia per ritornare in Moldavia. Questo era costituito da una serie di case per i monaci, da una piccola chiesa ortodossa e da varie passeggiate. Una di queste portava a una bella cascata, mentre un’altra conduceva a una “piscina” dove i fedeli si immergevano in ricordo del battesimo. Il rito consisteva nell’immergersi completamente nell’acqua gelida per tre volte, facendo il segno di croce prima di ogni immersione e baciando infine la croce posta sul bordo di questa piscina. Dopo che i più coraggiosi del gruppo hanno osato immergersi, siamo tornati al microbus che ci ha riaccompagnati al centro don Bosco. Dopo la cena ci siamo divertiti coi ragazzi dell’oratorio. Abbiamo poi fatto tra noi una lunga riunione nella quale abbiamo esposto le nostre considerazioni sull’esperienza vissuta qui in Moldavia.