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L’Associazione Juvenes di Bolzano è impegnata da diversi anni in progetti di cooperazione internazionale e animazione missionaria, finalizzati a sensibilizzare la popolazione locale – e in particolare i giovani – rispetto al tema della povertà e dell’esclusione sociale. L’Associazione promuove iniziative di solidarietà in cui sono messe in gioco le competenze e le diverse sensibilità dei giovani e dei ragazzi coinvolti, organizzando campagne di raccolta fondi volti a finanziare progetti di sviluppo nelle aree più povere del mondo.

Negli ultimi anni si sono susseguiti i progetti “Un pane per Betlemme”, “Una scuola per il Ciad”, “Si tu poti – Insieme per la Moldavia”, che fino a novembre 2013 hanno coinvolto numerosi giovani volontari che hanno dedicato parte del loro tempo libero a queste attività, che hanno favorito un arricchimento personale e relazionale considerevole. Negli anni 2014 e 2015 l’Associazione è stata impegnata nel progetto “Etiopia – Una speranza per tutti”, in collaborazione con i Salesiani della missione di Nyinenyang, nella diocesi etiope di Gambella, al confine con il Sudan del Sud, culminato nell’esperienza estiva di un gruppo di giovani volontari. A partire dal mese di febbraio 2017 gli operatori dell’Associazione Juvenes hanno preso contatti con don Maurizio Rossi, della missione salesiana di Tulear, nel meridione del Madagascar, definendo i termini di una collaborazione che sta alla base del nuovo progetto di cooperazione internazionale.

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Il Madagascar, colonia francese dagli ultimi anni del XIX secolo fino al 1960, è uno stato insulare africano, separato dal continente dal Canale del Mozambico. Al centro dell’isola si trova un altopiano con un’altitudine variabile tra i mille e i millecinquecento metri. La natalità si aggira attorno al 40‰ e in costante, ma moderata crescita; la speranza di vita alla nascita è di sessantatré anni, il tasso di alfabetizzazione si attesta al 71%, mentre il reddito pro capite corretto in base alla capacità di potere d’acquisto è di 923 dollari. Le maggiori concentrazioni di popolazione si registrano sugli altopiani centrali, dove è situata la capitale Antananarivo, e nella fascia costiera orientale.

La popolazione malgascia è costituita da diciotto principali gruppi etnici, tra cui il maggiore è quello dei merina. Il Madagascar ospita anche comunità di francesi, di comoriani, indiani e cinesi. La lingua ufficiale è il malgascio, ma è parlato anche il francese. L’economia malgascia ha vissuto decenni difficili tra il colpo di stato del 1975 e la ripresa del 1990. La situazione si è aggravata di nuovi nei primi anni 2000 a causa di varie calamità naturali.

L’economia del Madagascar si basa sull’esportazione di prodotti agricoli (soprattutto vaniglia, chiodi di garofano e oli essenziali) e minerari (soprattutto ilmenite e nichel), in misura minore di manufatti tessili e sui proventi del turismo (ecoturismo), mentre le principali colture di sussistenza sono il riso e la manioca. Il Madagascar si trova correntemente in un situazione di profonda arretratezza, peggiorata negli ultimi anni. Questo ha portato a un aumento della criminalità nella capitale e nelle zone maggiormente frequentate dai turisti. Degli oltre cinquantamila chilometri di strade, solo poche migliaia sono asfaltate e la ferrovia rimane ancora relativamente poco diffusa. Il porto principale si trova sulla costa orientale, a Toamasina, che ospita anche il secondo aeroporto dopo quello della capitale.

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La città di Tulear ha circa trecentomila abitanti ed è capoluogo di provincia-regione (regione del sud-est). La provincia di Tulear copre circa un sesto dell’intera isola del Madagascar, che nel suo complesso ha una superficie di circa centomila chilometri quadrati. La zona di Tulear è la più secca del Madagascar è quindi c’è molta savana; le precipitazioni hanno una media di circa quindici centimetri all’anno, eccetto ogni tre anni, quanto eccezionalmente passano cicloni durante la stagione delle piogge (mesi di gennaio e febbraio). Tulear vive per la stragrande maggioranza di pesca artigianale e la popolazione dedita alla pesca è detta vesu , di statura generalmente minuta. Ultimamente si sta sviluppando il turismo e stanno sorgendo numerose attività alberghiere, non solo in città, ma anche lungo la costa, verso nord.

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I salesiani di Tulear guidano la parrocchia di Mahavatse, la più povera e la più popolosa della città. La casa salesiana è stata fondata nel 1981, all’inizio ha cominciato con delle attività di oratorio, poi ha aggiunto la formazione professionale (1986), quindi ha cominciato a occuparsi della parrocchia verso il 1989 e, per rispondere alle esigenze locali, ha aperto una scuola di promozione femminile per le giovani in difficoltà e quindi ha avviato una scuola di alfabetizzazione chiamata Rinaldi – seguendo il nome del terzo successore di don Giovanni Bosco – per ragazze e ragazzi analfabeti dai dieci a quindici anni.

La scuola Rinaldi in tre anni aiuta i giovani a ottenere il diploma di quinta elementare. Per aiutare i ragazzi a venire a scuola la comunità salesiana offre un servizio mensa per tutti i circa centocinquanta ragazzi per tutto l’anno scolastico. La scuola professionale accoglie ragazzi e ragazze dai sedici ai diciannove anni con un livello di istruzione pari a quello della scuola media; ci sono due indirizzi: uno di formazione professionale e uno di maturità professionale. Ci sono tre sezioni per la formazione professionale di due anni: saldatura (due anni), falegnameria (due anni) e la scuola alberghiera che prepara camerieri e personale di servizio per alberghi con un’introduzione alla pasticceria. La maturità professionale ha anche tre indirizzi, della durata di tre anni: la meccanica per auto, l’elettromeccanica e corso di muratori edili; questi tre corsi permettono di ottenere il diploma statale di maturità professionale.

L’oratorio della casa salesiana è stato aperto nel 2000 e comprende una decina di sale suddivise su due piani ed è fatta a mezzaluna con un anfiteatro antistante che può raccogliere fino a duemila ragazzi. L’oratorio apre il mercoledì pomeriggio, il sabato pomeriggio e la domenica pomeriggio. È frequentato da un minimo di circa trecentocinquanta a un massimo di ottocentocinquanta o mille giovani. Le attività principali sono quelle delle associazioni cattoliche (scout, amici di Domenico Savio, SDB, animatori dell’oratorio, gruppo danza, gruppo equilibristi, capoeira, ecc.). In estate tra il 15 luglio e il 15 agosto l’oratorio ospita un grest estivo cui partecipano circa ottocentocinquanta ragazzi che dura dal lunedì al venerdì e coinvolge i giovani in attività pratiche e ludiche e spera, tra le altre di invogliare i giovani a iscriversi alla scuola professionale.

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Le caratteristiche del progetto

L’Associazione Juvenes ha avviato una campagna di sensibilizzazione, rivolta non solo ai giovani che frequentano il centro giovanile, ma a tutti i cittadini di Bolzano e della Provincia che prendono parte a iniziative analoghe. Tale campagna mira a informare la cittadinanza a proposito della situazione economica e sociale delle diverse opere che l’associazione sostiene. I fondi raccolti serviranno per contribuire all’acquisto di materiali scolastici per una scuola media (penne, matite, quaderni,…). Con 25,00 € a ragazzo è quindi possibile garantire ai giovani più poveri e sfortunati un corredo scolastico completo. Il nostro obiettivo è raccogliere un totale di € 5.000,00, necessari a sostenere una settantina di ragazzi per tutti i tre anni della scuola media.

Partecipa anche tu!

L’Associazione Juvenes ONLUS organizza numerose attività di raccolta fondi in occasione di spettacoli musicali, serate di danza, manifestazioni sportive, ecc. Puoi partecipare attivamente, aiutando a organizzare e gestire queste iniziative, oppure puoi contribuire economicamente, anche con un’offerta libera, che sarà impiegata nell’ambito del progetto. Puoi trovare ulteriori informazioni sul nostro sito internet www.juvenes.it, oppure scrivendo all’indirizzo animatori@juvenes.it. 

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